Danno del DNA indotto dalle radiazioni ionizzanti riscontrato nei cardiologi interventisti
Due nuovi studi hanno fornito ulteriori evidenze riguardo ai potenziali rischi a carico dei cardiologi interventisti come conseguenza dell'esposizione alle radiazioni ionizzanti professionali.
Questi studi, ancora una volta hanno evidenziato i timori per gli effetti della durata dell'esposizione alle radiazioni ionizzanti da interventi guidati da fluoroscopia.
In uno studio, ricercatori del St Thomas Hospital di Londra ( Gran Bretagna ) hanno studiato campioni di sangue di 15 cardiologi che avevano eseguito 45 procedure di riparazione endovascolare dell'aneurisma ( EVAR ).
E' stata quantificata l'espressione di un marcatore di danno / riparazione del DNA, gamma-H2AX, e di un marcatore di risposta al danno del DNA, pATMl, nei linfociti circolanti durante il periodo perioperatorio di riparazione endovascolare ( infrarenale, ramificata e fenestrata ) con utilizzo della citometria a flusso e riparazione aortica a cielo aperto.
Sono stati misurati questi marcatori anche mentre gli operatori indossavano la schermatura di piombo per le gambe oltre alla protezione della parte superiore del corpo.
Entrambi i livelli di gamma-H2AX e pATM sono aumentati significativamente negli operatori immediatamente dopo EVAR ramificato / fenestrato ( P inferiore a 0.0003 per entrambi ).
Solo i livelli di pATM sono aumentati dopo EVAR infrarenale ( P inferiore a 0.04 ).
L'espressione di entrambi i marcatori è tornata ai valori basali dopo 24 ore.
Non ci sono stati cambiamenti nell'espressione di gamma-H2AX o pATM dopo la riparazione a cielo aperto.
Indossare protezioni per le gambe ha mitigato la risposta al danno del DNA negli operatori dopo EVAR ramificati e fenestrati.
Questo è il primo studio effettuato per rilevare il danno al DNA in acuto, indotto da radiazioni negli operatori che hanno effettuato la riparazione endovascolare dell'aneurisma dell'aorta.
Secondo i ricercatori, la schermatura delle gambe dovrebbe essere standard.
Un altro studio, effettuato presso l'Istituto CNR di Fisiologia Clinica a Pisa ( Italia ) ha studiato i livelli plasmatici di vari micro-RNA ( miRNA ) in un gruppo di cardiologi interventisti impiegati per oltre 1 anno in un laboratorio di cateterizzazione, e un gruppo di controllo di cardiologi clinici / operatori sanitari non-esposti alle radiazioni.
E' stata trovata una significativa sottoregolazione di miRNA-134 e miRNA-2392 nei cardiologi interventisti rispetto ai controlli.
Sebbene l'esatta funzione di miRNA-2392 sia attualmente sconosciuta, uno studio recente ha dimostrato che miRNA-2392 era sottoregolato nelle linee cellulari e nei tessuti del tumore gastrico.
miRNA-134 è coinvolto nello sviluppo delle sinapsi e nell'apprendimento e nella memoria.
E' alterato nell'epilessia del lobo temporale mesiale, nella malattia di Alzheimer, nel disturbo bipolare, negli oligodendrogliomi e nei glioblastomi.
Sono necessari ulteriori studi per convalidare questi risultati. ( Xagena2017 )
Fonte: Circulation, 2017
Cardio2017 Med2017
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